Una medaglia d’argento ed una di bronzo. E già che si siamo aggiungiamoci pure un quarto posto. Non male il bottino raccolto dalla nostra Paola Galante ai giochi del Mediterraneo di Pescara. Non male soprattutto per una ginnasta che a questo appuntamento non ci doveva neppuvolre essere, visto l’infortunio patito solo quindici giorni prima della partenza ad un ginocchio. La nostra atleta come sempre del resto ha stretto i denti, ha lavorato duro nonostante il dolore ed alla fine è passata all’incasso. “Siamo un po’ rammaricate perché la medaglia d’oro ci è sfuggita per pochissimo, ma personalmente sono molto contenta, anche perché ho saputo solo questa mattina di dover gareggiare su tutti gli attrezzi – diceva Paola nell’immediato dopo gara del concorso a squadre, conclusosi con la conquista della medaglia d’argento da parte delle azzurre. La sera prima, nell’ultimo allenamento di rifinitura, la brindisina Serena Licchetta, si era infortunata ad un piede arrivando scomposta dopo un salto al volteggio.Paola, che doveva cimentarsi solo alle parallele ed al corpo libero, è stata scaraventa in pianta stabile in squadra, comportandosi assai bene, centrando lente pronta, perché nelle ultime settimane non lo avevo mai provato, almeno nella sua completezza”. Paola Galante, giunta quinta nella gara di qualificazione a livello individuale, pur essendo fra le top dei Giochi, non prenderà parte alla finale “All round” che assegnerà le medaglie, perché superata con pieno merito dalle altre due azzurrine Elisabetta Preziosa e Andrea La Spada, quest’ultima poi vittima di un gravissimo incidente nelle fasi di riscaldamento della finale del volteggio. “Non so se rammaricarmi oppure far finta finale alle parallele ed alla trave e mancando quella della finale individuale per una vera inezia. Non pensavo di fare una gara così buona – ammetteva con il solito sorriso sulle labbra la nostra atleta. Soprattutto al corpo libero non ero per nia di niente – diceva Paola -. Mi sarebbe piaciuto prendere parte alla finale delle individualiste, ma è giusto così perché le mie compagne hanno più possibilità di me di far bene. Io obiettivamente non sono in un grande stato di forma e mi accontento delle due finali di specialità che ho conquistato. Il mio obiettivo era quello di entrare fra le migliori otto delle parallele asimmetriche. Ce l’ho fatto anche se ho pasticciato un po’. Poi è giunta anche quella insperata alla trave, specialità dove non sempre so eccellere, ma cercherò di fare del mio meglio e tentare di arrivare a medaglia, anche se sarà credo abbastanza complicato”. La seconda medaglia di Paola Galante è un bronzo alla parallele asimmetriche. In un finale di buon livello, vinta nettamente dalla francesina Youna Dufournet, la nostra Paoletta è stata autrice di una prova molto convincente, nonostante le sue condizioni di forma non autorizzassero l’ambiente a farsi troppe illusioni. Una prima parte di esercizio molto convincente, salto acrobatico ben eseguito e parte centrale altrettanto corretta. Il finale e l’uscita non sono altrettanti “puliti” ma alla fine le giurie le attribuiscono un eloquente 14 netto. La Dufournet volava con il suo 14.650, mentre poco prima l’altra transalpina Morel si era conquistata un buon 14.250. La Galante è terza, ma festeggia come se avesse vinto. Si è chiusa con un quarto posto nella finale della trave la rassegna abruzzese per la nostra campionessa che si è difesa alla grande meritandosi un eloquente 13.975. “Ho pasticciato un po’, ma sono comunque soddisfatta di quello che ho fatto. Avevo paura di poter cadere in qualche movimento difficile del mio esercizio ed invece questo non è accaduto – aveva detto Paola dopo essere scesa dalla trave -. Sapevo che per me questa era una gara molto difficile, perché non l’avevo preparata come questa importante manifestazione avrebbe meritato. L’infortunio al ginocchio che ho patito una quindicina di giorni fa non mi ha permesso di allenarmi come avrei voluto e se alle parallele sono riuscita a farmi valere, in questa finale della trave tutto era più difficile. Avevo almeno quattro avversarie, in questo momento, molto più forti di me e per andare a medaglia dovevo sperare in qualche loro errore. Ha sbagliato solo la Morel e sono arrivata quarta, ma va benissimo così. Sono molto contenta per la mia compagna di squadra Elisabetta Preziosa che ha vinto la medaglia di bronzo. Io torno a casa molto soddisfatta per quanto ho saputo dimostrare in questa occasione, anche se mi sarebbe piaciuto gareggiare con uno stato di forma migliore. In quel caso magari una medaglia in più l’avrei anche vinta. Adesso ritorno ad allenarmi per preparare i mondiali di Londra per i quali devo guadagnarmi la qualificazione”.