Rispondo con questo articolo alle molte richieste che continuano a pervenire in Società sullo stato di salute e di forma di Vanessa Ferrari e delle sue compagne di squadra che sono in allenamento al PalAlgeco per preparare il Test Event di gennaio a Londra, ultimo appello per poter qualificare la squadra azzurra alle Olimpiadi estive.
Va subito detto che Vanessa ha da poco ripreso ad allenarsi su tutti e quattro gli attrezzi, dapprima a causa del problema alla caviglia che le aveva precluso la partecipazione alla sua quarta finale mondiale al corpo libero a Tokyo ed in seguito a causa di un versamento intraarticolare prodottosi a livello dell'anca durante l'esecuzione di un semplice salto ginnico. Queste due situazioni combinate hanno impedito a Vanessa di allenarsi con la continuità necessaria per poter preparare al meglio esercizi di altissimo livello come i suoi. Questa situazione mi ricorda seppur con gravità di certo minore ciò che accade alla vigilia dei Giochi Olimpici di Pechino dove Vanessa fu costretta ad uno stop forzato di un mese e mezzo. In quella occasione si sapeva già in anticipo che non avrebbe potuto arrivare all'appuntamento olimpico in uno stato di forma che le potesse consentire di lottare per le medaglie ma la ragion di stato vietò che quese informazioni trapelassero all'esterno. Se da un lato tutto ciò poteva avere una sua ragione non lo fu poi la finta delusione manifestata da più parti per il mancato risultato ottenuto a Pechino. Memore di quella esperienza oggi desidero che le notizie sullo stato di salute e di forma di Vanessa corrispondano alla realtà. Di certo possiamo dire che entrambi i problemi fisici sono in via di risoluzione e che non sono particolarmente preoccupanti, va però detto che hanno impedito all'atleta di allenarsi come avrebbe dovuto e quindi per il Test Event di Londra dobbiamo attenderci una Vanessa con un programma più contenuto che possa comunque essere di aiuto per la squadra. Una Vanessa insomma al servizio dell'Italia alla quale non si deve chiedere più di quello che potrà dare. Se poi strada facendo le situazioni miglioreranno più rapidamente del previsto tanto meglio, Vanessa non si farà certamente pregare per essere il più competitiva possibile.
Erika Fasana ha dimostrato nel quadrangolare di Capo d'Orlando con Romania, Germania e Finlandia di aver centrato molti degli obbiettivi previsti per aumentare il valore dei propri esercizi. Con un eccellente volteggio ed un corpo libero di altissimo livello può portare un contributo decisivo per le sorti della squadra. Alle parallele ha ripulito molto cambiando poco ma aumentando decisamente il suo punteggio finale. La trave merita un discorso a parte in quanto Erika è oggi in grado di presentare un esercizio dai contenuti di assoluto valore mondiale però deve ancora allenarlo parecchio perchè esercizi di questo genere richiedono molto molto lavoro. Purtroppo una distorsione al dito mignolo di un piede rimediata due settimane dopo la trasferta siciliana ha rallentato un pò il suo ritmo di allenamento, comunque c'è tutto il tempo necessario per recuperare in tempo.
Greta Carnessali dopo l'intervento chirurgico alla caviglia effettuato dal Dott. Zattoni sta risalendo lentamente la china ed attualmente è in grado di presentarsi a tutti e quattro gli attrezzi pur se con contenuti ancora limitati, però il passo più importante è stato fatto ed ora no resta che lavorare per ritrovare la forma migliore. Per lei l'appuntamento di gennaio a Londra sembra un pò troppo vicino per pensare di presentare esercizi più complessi degli attuali. Sono certo che nei prossimi mesi Greta possa recuperare al 100% per farsi trovare pronta dopo febbraio.
Giulia Leni merita un discorso a parte; giunta a Brescia a giugno con un braccio semibloccato dopo un intervento chirurgico per un brutto infortunio al gomito ha dovuto dapprima soffrire per recuperare la funzionalità dell'arto operato e poi ha cominciato un cammino di avvicinamento ad un tipo di lavoro a cui non era assolutamente abituata. Tutto ciò ha comportato notevoli difficoltà che però non le impediscono di potersi presentare oggi sui quattro attrezzi; in particolare a due attrezzi, parallele e corpo libero, con esercizi di valore assoluto che potrebbero essere utili in chiave azzurra già per il Test Event di Londra.