Il quadriennio 2005/2008 è stato senza dubbio quello memorabile per la sezione femminile della Federazione Ginnastica d’Italia. Nella sua storia più che centenaria mai la Federazione era riuscita infatti a raccogliere con le ginnaste dell’artistica femminile risultati così importanti. Penso sia interessante rendere partecipi tutti gli appassionati della nostra disciplina sulle modalità di come si è giunti là dove nessuno pensava si potesse giungere. Vediamo prima di tutto la suddivisione dei ruoli ed i compiti che le diverse figure hanno effettivamente svolto.
Al termine del quadriennio 2001/2004 il Direttore Tecnico Nazionale e Responsabile delle Squadre Nazionali era Roberto Pentrella, già dalla fine del 2003 il Centro Tecnico Federale di Milano era stato chiuso ed alcuni ottimi risultati erano stati ottenuti ad esempio ai Campionati Europei del 2004 ad Amsterdam dove tutti gli allenatori delle ginnaste partecipanti erano stati coinvolti e dove il sottoscritto fungeva da leader del gruppo degli allenatori e quindi si rapportava più frequentemente con Pentrella per organizzare e programmare le attività delle Squadre Nazionali. Con l’elezione del nuovo Consiglio Federale abbastanza inaspettatamente si cambia rotta. Nel gennaio 2005 viene nominato Direttore Tecnico Fulvio Vailati e Responsabile delle Squadre Nazionali Donatella Sacchi. La prima cosa che cambia e che crea qualche problema è la questione relativa alla presenza degli allenatori delle ginnaste durante i ritiri e le gare (ricordiamoci che non c’è il Centro Tecnico Federale). Io non condivido questa presa di posizione e chiedo di essere lasciato fuori dalla organizzazione federale e di proseguire ad allenare unicamente le mie ginnaste, altrettanto fa Diego Pecar a Trieste. I collaboratori ufficiali di Donatella Sacchi diventano quindi Riccardo Brilli, Claudia Ferrè e Mauro Riccò. Ai Campionati Europei di Debrecen di quell’anno ecco il primo vero risultato storico, Francesca Benolli vince l’oro al volteggio. Ci sono poi i Giochi del Mediterraneo ad Almeria con la Francia che ha da poco dimostrato la sua forza proprio a Debrecen con Debove e Le Pennec e la Spagna che gioca in casa con una squadra di altissimo livello. Io e Diego veniamo designati per portare la squadra ed ecco che, nonostante il grave infortunio della Benolli alla vigilia della partenza che toglie una pedina importante alla squadra, si concretizza un altro risultato che nessuno ha mai raggiunto in questa manifestazione 5 ori ed 1 argento, con la Squadra composta da Bergamelli, Ferrari e Sarkhosh (Brixia), Macrì (Artistica 81) e Rosso (Coop Parma) che batte Francia e Spagna e con Vanessa che stabilisce il record di medaglie vinte dei Giochi. Seguono gli EJOF di Latisana con altri successi esaltanti. I collegiali estivi vedono due gruppi di lavoro uno in allenamento a Trieste con Responsabili il sottoscritto e Pecar con le ginnaste della Brixia, di Trieste oltre a Parolari, Giovannini, Coza e Gargano. L’altro in allenamento a Ferrara e Porto San Giorgio con Responsabili Ferrè e Riccò (Brilli,nel frattempo, andando a lavorare in Svizzera abbandonava il gruppo dei collaboratori di Donatella Sacchi). Seguono le Universiadi ed i Campionati del Mondo di Melbourne dove sempre il sottoscritto porta in gara le ginnaste azzurre. I risultati provengono da chi è in disaccordo con il sistema imposto dalla Federazione. Per la prima volta durante i Campionati del Mondo di Melbourne mi viene chiesto di assumere l’incarico di Responsabile delle Squadre Nazionali, richiesta ripetuta durante i Campionati Italiani di categoria di Firenze. Chi me lo chiede? Il vice Presidente Graziella Candiani, il consigliere addetto alla femminile Walter Muzzi ed il DTNF Fulvio Vailati. Io, prima di accettare, pongo alcune condizioni preliminari che ritengo essenziali:
1. Accetterò l’incarico solo a patto che la Federazione abbia prima verificato con i tecnici societari, coinvolti nel lavoro con le squadre nazionali, il gradimento della mia persona.
2. Accetterò comunque a tempo determinato di occuparmi della squadra senior fino ai Campionati Europei di Volos per verificare se le mie richieste lavorative risultino compatibili con la mentalità federale e quindi se sia possibile procedere secondo i miei intendimenti .
3. Sarà mio compito selezionare le ginnaste e gli allenatori per allenamenti e gare della squadra nazionale senior oltre che studiare e programmare i loro carichi di lavoro.
Inizia il 2006; il lavoro è molto ma a Volos è il trionfo, battiamo Romania e Russia e siamo Campioni d’Europa a Squadre per la prima volta, con Bergamelli e Ferrari (Brixia), Macrì (Artistica 81), Giovannini (Imola) e Parolari (Estate 83)….. tutte presenti al collegiale di Trieste l’estate precedente! E Ferrari vince anche l’argento al corpo libero.
Con la Federazione si ridiscutono gli incarichi ed accetto a tempo determinato sino ai Campionati dl Mondo di Aharus, e intanto comincio ad insistere con Vailati affinchè cambi i programmi tecnici delle Allieve; gli fornisco anche un programma già pronto che però resta nel suo cassetto per alcuni mesi.
Si arriva ad Aharus,; solo io e Vanessa eravamo convinti di poter centrare una medaglia nel concorso generale e lo diciamo in una intervista televisiva RAI a Milano prima della partenza. E’ l’apoteosi… Titolo Mondiale oltre ai due bronzi alle parallele ed al corpo libero!
Al rientro in Italia chiedo ed ottengo che parta per il 2007 un programma parallelo a quello ordinario che verrà denominato ISN (Interesse Squadre Nazionali) che prevede fra l’altro la possibilità di effettuare competizioni per le Allieve con un programma che io ritengo più idoneo a chi pensa di perseguire obbiettivi di livello internazionale. Anche tutti i Campionati di Categoria ed i Campionati Assoluti passano di mia competenza; vengono istituiti nuovi test di selezione per i collegiali estivi; solo i Feder Gym Camp di Cesena rimangono invariati. Vailati non condivide ciò che sto impostando e mantiene i vecchi programmi per la serie C e per il Torneo Allieve.
Nella primavera del 2007 ad Amsterdam nuovo risultato storico: Vanessa si laurea Campionessa Europea nel concorso generale e vince anche il titolo al corpo libero; Carlotta Giovannini vince il titolo Europeo al volteggio. In autunno a Stoccarda nei Campionati del Mondo nonostante una microfrattura ad un piede che non era stata diagnosticata e di cui nessuno poteva immaginare l’esistenza, Vanessa coglie il bronzo nel concorso generale. La Squadra nonostante questa situazione fa il capolavoro siamo quarti al Mondo con Bergamelli, Ferrari e Zanolo (Brixia) Macrì e Benolli (Artistica 81) Parolari (Estate 83), riserva Bradaschia (Artistica 81) e con Vanessa che viene risparmiata nella finale a squadre e viene impiegata solamente in due esercizi. Proprio in quei giorni insieme a Pecar chiedo nuovamente a Vailati di modificare i programmi per le Allieve ed all’ennesima risposta negativa lo avviso che lo chiederò direttamente al Presidente Federale Riccardo Agabio presente a Stoccarda. Detto … fatto! la risposta del Presidente è che per fare ciò che desidero è necessario che io assuma anche la carica di Direttore Tecnico Nazionale. Accetto a condizione che possa avvalermi di alcuni collaboratori che dovranno coadiuvarmi nello svolgimento del nuovo incarico che prevede delle ulteriori incombenze istituzionali. Passano un paio di mesi necessari a formalizzare tutti gli incarichi e le relative competenze e per il 2008 sono nominato Direttore Tecnico Nazionale oltre a mantenere la responsabilità delle Squadre Nazionali. Ovviamente non cambia nulla nell’ambito delle Squadre Nazionali poiché, sia dal Progetto già approvato in precedenza dal Consiglio Federale e sia dal nuovo Progetto per il 2008, il DTNF ha solo compiti inerenti l’attività ordinaria. Cambia invece l’impegno per modificare la tipologia di gare, i programmi tecnici, gli ordini di lavoro, il calendario …. viene presentato il PTU per le Allieve …. Vengono istituiti i Controlli ISN… vengono indicati i Consulenti a cui richiedere interventi sul territorio sia a livello di Giuria che a livello Tecnico… si interviene sui Feder Gym Camp… Soprattutto si fa largo un concetto importante che viene proposto per la prima volta: si offre ad ogni Tecnico Societario la possibilità di scegliere dove trovare i propri punti di riferimento, cioè si da la libertà di andare dove si ritiene di poter avere ciò di cui si ha veramente bisogno. La risposta a questa iniziativa è stata straordinaria sotto tutti i punti di vista ed anche inequivocabile dal punto di vista della leadership che i tecnici riconoscono in Italia.
Sempre nel 2008 viene utilizzato in maniera massiccia da parte della Federazione la nuova palestra di Brescia che la Brixia utilizza esclusivamente per l’attività di alto livello, nonché la nuova adiacente foresteria che può ospitare 23 persone. Una situazione logistica moderna e specifica per la ginnastica artistica difficilmente eguagliabile in Italia.
Le Olimpiadi arrivano in un momento delicato per la squadra e per Vanessa, per lei 40 giorni di stop sino al 10 di giugno precludono ogni possibilità di un confronto agli altissimi livelli cui ci aveva abituato. Gli addetti ai lavori nell’ambito della squadra nazionale lo sanno, non si può però far trapelare l’informazione sia per motivi tattici sia per motivi di comunicazione ufficiale CONI. Il resto della squadra è abbastanza logoro dopo un quadriennio incredibile, Macrì recupera appena in tempo dopo la rottura del tendine d’Achille nella prima di serie A1 a Pavia, Benolli non è più la stessa con continui problemi a mantenere una forma fisica accettabile, Giovannini punta ormai sempre di più sul volteggio dove può esprimersi ad altissimi livelli limitando il lavoro sugli altri attrezzi, a Bergamelli onestamente non si può chiedere di più solo Parolari è in continua crescita e dimostra uno stato di forma consono. Si raccoglie comunque qualcosa che è di per se è storico anche se non è ciò a cui questo fantastico gruppo di ginnaste ci aveva abituato.
Con l’elezione dl nuovo Consiglio Federale nel dicembre del 2008 abbastanza inaspettatamente si cambia nuovamente rotta. Il 14 febbraio 2009 vengo ufficialmente destituito dai miei incarichi e sostituito da Fulvio Vailati è stato rinominato Direttore Tecnico Nazionale e che svolgerà anche le mansioni di Responsabile delle Squadre Nazionali in quanto tale figura non esisterà più... Ma qui ha inizio un’altra storia…(anche se in qualche modo e per alcuni già vista) e un altro quadriennio…
Quello che ho voluto far sapere è semplicemente come sono andate le cose nei quattro anni più belli e ricchi di successi che la femminile abbia mai vissuto. I meriti sono sempre da suddividere fra diverse componenti e le analisi sono opinabili e soggettive; l’importante è sapere chi realmente ha svolto determinate mansioni ed ha effettivamente creato la svolta che ha permesso tali risultati. Ad esempio:
Chi ha fatto le selezioni per le competizioni e per i raduni collegiali?
Chi ha indirizzato il lavoro degli allenatori societari individuando le matrici tecniche da seguire per le rispettive atlete?
Chi ha inventato il nuovo sistema di conteggio pratico per determinare i carichi di lavoro utilizzato dalla nostra Squadra Nazionale?
Chi ha materialmente predisposto la programmazione, i carichi di lavoro pianificati e poi successivamente registrati per le nostre ginnaste nel quadriennio passato?
Chi ha determinato i periodi ed i luoghi di allenamento collegiale ed i controlli periodici delle ginnaste azzurre?
Chi ha guidato in campo di gara la nazionale?
Chi ha deciso strategie e tattiche di gara?
Chi ha preparato le ginnaste più forti?
Chi ne ha preparate di più?
E non per ultimo; Chi ha previsto il fisioterapista al seguito di tutte le squadre nazionali anche nei raduni collegiali oltre che negli incontri e non solo nelle Competizioni più importanti?
Probabilmente, anche se i meriti sono opinabili, le opinioni devono essere confortate dai fatti e dai risultati!!!
Quest’ultima frase rappresenta il “BRIXIA PENSIERO” il resto è un resoconto fedele di come si sono svolti realmente i fatti!